La tecnologia può farci sentire più soli al lavoro? I consigli di Hays per combattere la solitudine in ufficio

Negli uffici moderni, i professionisti sono sempre iper connessi: email, chat aziendali e Skype facilitano la comunicazione rapida, ma portano anche a una notevole diminuzione delle interazioni faccia a faccia.

Comunicare attraverso l’uso della tecnologia sul posto di lavoro è sicuramente un vantaggio, ma può portare a un senso di isolamento e solitudine che, a lungo andare, nuoce alla serenità e al benessere dei dipendenti.

È compito dell’azienda assicurarsi che ciò non avvenga, mantenendo il giusto equilibrio tra interazioni tecnologiche e relazioni vis a vis.

“Se consideriamo che l’era digitale ha accorciato le distanze fra colleghi dislocati in sedi lontane in tutto il mondo, è paradossale pensare che possiamo sentirci isolati sul posto di lavoro – afferma Alessandro Bossi, Director Hays -. Tuttavia ciò avviene più frequentemente di quanto pensiamo: per questo datori di lavoro e responsabili HR devono prestare attenzione ai segnali d’allarme da parte dei dipendenti. Se trascurati, infatti, questi sintomi possono influire negativamente sull’intera performance aziendale che può risentire di una diminuzione della produttività e un elevato turnover delle risorse”.

Il senso di solitudine e distacco può avere un impatto diretto sull’impegno e sul benessere del dipendente portandolo, in alcuni casi, anche a decidere di dimettersi. L’infelicità sul posto di lavoro, infatti, è una delle principali motivazioni che spingono un professionista a cercare nuove opportunità di carriera. Questo può rappresentare un problema per l’azienda poiché, soprattutto in contesti altamente specializzati, la retention dei talenti migliori è fondamentale.

Lo smart working, ad esempio, è un vantaggio non indifferente sia per i dipendenti sia per i datori di lavoro in termini di costi e flessibilità. Tuttavia il contatto con i colleghi deve rimanere sempre parte integrante della vita lavorativa di un professionista. L’azienda deve assicurarsi che le risorse che lavorano da remoto siano presenti in azienda almeno una volta alla settimana, per arginare l’eventuale senso di isolamento che nasce dall’interagire con i propri colleghi solo attraverso computer e telefono.

Per contrastare sentimenti di solitudine e distacco sul posto di lavoro, è importante:

1. Costruire una cultura aziendale volta all’inclusione di tutti i dipendenti;

2. Incoraggiare il dialogo sia tra colleghi sia tra dipendenti e manager;

3. Organizzare meeting periodici, includendo anche i dipendenti che lavorano da remoto;

4. Promuovere attività di engagement rivolte a tutto il team per incrementare il senso di appartenenza dei dipendenti.

 

Ottieni la tua copia dell'Hays Journal