Queste quattro domande ti riveleranno se sei un leader emotivamente intelligente

Essere emotivamente intelligenti è senza dubbio una delle caratteristiche più importanti dell'essere un buon leader, se non addirittura la più importante. Diversi studi nel corso dell'ultimo decennio hanno dimostrato che un leader in grado di ottenere risultati attingendo dalle emozioni positive e negative degli altri, pur essendo pienamente consapevole delle proprie, ha maggiori probabilità di trattenere in azienda il personale e migliorare le relazioni tra i dipendenti.

 

Quindi, tu che vuoi essere un leader dui successo, chiediti, come ti valuti in termini di intelligenza emotiva?

1. Riesci ad individuare le emozioni negative?

In primo luogo, rifletti se sei in grado di prevenire le emozioni negative e fermarle. Ad esempio, prendi l'esempio di un dipendente che si sente stressato e che potrebbe diffondere le proprie frustrazioni al resto del team. Un leader emotivamente intelligente conoscerà i propri collaboratori e ciò che innesca i loro schemi di pensiero negativo. Sarà quindi empatico e capirà la causa di questa emozione, ma sarà anche proattivo nel garantire che questa non abbia un effetto a catena sul benessere dei dipendenti, sul morale della squadra e sulla produttività.

2. Sai coltivare le emozioni positive?

In secondo luogo, come leader, sai che dovrai anche coltivare emozioni positive all'interno della tua squadra, poiché la positività porta produttività e la produttività porta i risultati. Una cosa che un leader emotivamente intelligente farà per facilitare questo compito a se stesso è cercare di capire cosa stimola di più le emozioni positive negli altri, come sentirsi ispirati, motivati ​​o propositivi. Ad esempio, alcuni dei tuoi dipendenti possono sentirsi motivati ​​quando sanno di avere fiducia in merito ad un progetto importante, altri possono rispondere meglio con scadenze chiare e ben definite. Tutti nella tuo team sono diversi e vale la pena dedicare loro del tempo per scoprire cosa li rende unici.

In questo modo, potrai guidare le altre persone con modalità in linea con il loro livello emotivo, al contrario dell'ormai obsoleto stile di leadership "comando e controllo" che, nella maggior parte dei contesti aziendali, crea una forza lavoro distaccata.

3. Ascolti le persone?

Un altro aspetto dell'essere un leader emotivamente intelligente è quello di essere un buon ascoltatore. Essere in grado di ascoltare i dipendenti e farli sentire comopresi è la chiave per avere un team di successo che si preoccupa degli obiettivi dell'azienda.

Rifletti sulla frequenza con cui i membri del tuo team vengono da te con idee, problemi e feedback. E le riunioni che organizzi? Ti sembrano caratterizzate da conversazioni inclusive? In tal caso, ciò suggerisce che sei davvero interessato a quello che le persone hanno da dire, perché ti prendi il tempo di ascoltare attivamente chi ti circonda.

Se, invece, quelli intorno a te semplicemente annuiscono e concordano, senza aggiungere il proprio contributo, allora potrebbe essere il momento di rispolverare le tue capacità di ascolto attivo. Durante le riunioni e gli incontri individuali, assicurati di chiedere a tutti il ​​proprio parere e dimostra che stai almeno considerando ciò che hanno da dire, sia approvandolo, aggiungendo un tuo feedback, ribadendolo o prendendo appunti. Esistono molti modi per dimostrare a qualcuno che stai prestando attenzione a quel che viene detto e, nel contesto della leadership, nulla motiva un dipendente più di sentirsi ascoltato.

4. Ti rendi conto dell'impatto delle tue emozioni?

Come dipendente senior, sei soggetto a forti pressioni. Questo può suscitare emozioni negative come stress o ansia, ed è qualcosa che accade anche ai migliori leader. Tuttavia, quelli emotivamente intelligenti saranno in grado di fare un passo indietro e riconoscere queste emozioni e i modi con cui potrebbero tramutarsi in comportamenti negativi, come diventare più isolati o, al contrario, più bellicosi, scattando contro quelli che li circondano. Prenderanno provvedimenti, ad esempio esercitandosi ad alleviare lo stress, fare una pausa o comunicare i propri problemi a qualcuno che può aiutarli o almeno ascoltarli. Lo faranno in modo da rimanere nel miglior stato d'animo possibile per entrare in empatia, sostenere e ispirare le persone che guidano.

In breve, se vuoi essere un leader emotivamente intelligente che coinvolge la propria squadra, devi ascoltarli e comprenderli, identificare e gestire tutti i loro sentimenti negativi ed al contempo fare del tuo meglio per attingere dalle emozioni positive al fine di ispirarli e motivarli. Tuttavia, è necessario ricordare che questi sforzi possono essere rapidamente cancellati se permetti alle proprie emozioni negative di avere la meglio su di te. Devi prenderti il ​​tempo di occuparti del tuo benessere emotivo e di quello degli altri. Lo devi non solo a te stesso, ma alle persone che ti vedono come punto di riferimento.

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