Perché la controfferta non è quasi mai motivo di festeggiamento

Una controfferta è una proposta fatta dall’attuale datore di lavoro per rivaleggiare con quella che hai appena avuto da un’altra società, per convincerti a rimanere. Per molti aspetti le controfferte sono delle seccature travestite. Potrebbero sembrare ottime opportunità, più scelte e più opzioni significano più potere nelle tue mani, ma in realtà esse raramente sono un motivo di festeggiamento.

 


 

Possono assumere diverse forme: un aumento diretto di stipendio, maggiori benefit aziendali, una promozione tanto agognata o un nuovo ruolo, maggiori responsabilità, più coinvolgimento nei progetti di tuo interesse o anche una mix di tutto ciò.

Ti sei già preparato mentalmente e logisticamente per un cambiamento e una controfferta può facilmente scombussolarti e mettere i tuoi piani in scompiglio. Ha il potere di mandare tutto all’aria. La decisione di lasciare l’attuale posto di lavoro non è mai presa in modo leggero, perciò quando ti si presenta una controproposta devi mantenere nervi saldi, fare un passo indietro e riflettere su tutte le opzioni possibili.

Hai probabilmente trascorso molti mesi pianificando questo cambiamento, ricercando offerte di lavoro, facendo colloqui, studiando la strada per recarti nel tuo futuro ufficio, ricalcolando il tuo budget mensile con il nuovo stipendio e così via. Una controfferta ricevuta all’ultimo momento, quando tutto sembrava definito, può essere un bel dilemma da risolvere.

Rinfresca la tua memoria

Ricorda a te stesso il motivo principale per cui hai scelto di cambiare lavoro. Le proposte presenti nella controfferta possono risolvere tali problematiche che ti hanno portato a decidere di lasciare la tua azienda? Se te ne stai andando perché non ti senti più a tuo agio nel tuo attuale ruolo, un aumento di stipendio non cambierà certo la situazione.

Oltra a riflettere sulle reali motivazioni che ti hanno spinto a pensare alle dimissioni, è anche importante che tu ti chieda perché il datore di lavoro attuale vuole a tutti i costi che tu rimanga. Capendo il perché ti hanno ritenuto indispensabile in questo particolare momento può aiutarti a vedere sotto una nuova prospettiva il tuo ruolo e tirare le dovute conclusioni.

Ecco alcune ragioni per cui un’azienda solitamente cerca di trattenere un dipendente dimissionario:

  • Trovare un sostituto sarebbe costoso
  • Il loro budget non prevedeva nuove assunzioni in questo momento dell’anno
  •  Non hanno tempo per occuparsi di recruitment ora
  • Vogliono che tu continui a lavorare finché non trovano un sostituto
  •  Vogliono che tu completi i progetti di cui sti stai occupando
  • Non hanno tempo per formare qualcun altro ora
  • Perdere personale potrebbe danneggiare la reputazione dell’azienda sul mercato


La fredda realtà è che trattenere un dipendente solo perché le sue skills sono indispensabili al business è l’unica ragione per cui molte aziende avanzano controfferte. Ci sono molte altre, altrettanto valide, giustificazioni che potrebbero quindi influenzare la tua decisione. Se ti senti realmente interessato a ciò che la tua azienda ti sta offrendo per farti rimanere, allora puoi anche negoziare questa loro proposta. Ecco alcuni consigli su come muoverti. 

Rimanere o andarsene?

Raramente ci sono buone ragioni per accettare una controfferta e rimanere dove si è. Hai voluto guardarti intorno, sei stato coinvolto in un processo di recruitment, hai avuto successo e hai trovato un nuovo lavoro che fa per te. Hai speso tempo e risorse su questo progetto di cambiamento e sei anche pronto a livello emotivo per rimetterti in gioco. Restare dove sei, dopo tutto questo, potrebbe sembrarti quasi fare un passo indietro.

Al di sopra di tutto dovresti considerare come la vita in azienda potrebbe trasformarsi, se accettassi la controfferta e rimanessi al tuo posto. Una volta, infatti, che hai annunciato di volerti dimettere, la percezione della tua fedeltà all’azienda sarà sempre messa in discussione. Hai fatto capire che non vedi nel lungo periodo la tua permanenza in questa realtà, perciò mettiti bene in mente che il datore di lavoro lo terrà in conto in futuro, quando si decideranno nuove promozioni. I tuoi colleghi poi ti potrebbero guardare sotto una luce diversa, sapendo che non vorresti realmente essere lì: potresti avere difficoltà a ritrovare il senso di partecipazione e di team come in precedenza.

Devi anche considerare la possibilità che il tuo capo inizierà a pianificare di sostituirti, appena accetterai la controfferta. Se poi hanno già qualche valido curriculum nel cassetto, questa potrebbe essere un’ombra che aleggerà ogni giorno sulla tua testa, influenzando anche le tue performance e la tua soddisfazione generale.

Le statistiche parlano chiaro. L’80% dei lavoratori che hanno accettato una controfferta lasciano l’azienda dopo sei mesi e, ancora, il 93% abbandona dopo 18 mesi.

Quando prendi la tua decisione di accettare o meno una controfferta, ricordati di metter te stesso prima di ogni cosa. Non sentirti mai in colpa, sicuramente il tuo datore di lavoro se ne preoccuperà. Una volta superata la fase emotiva, chiediti se tale proposta può davvero rispecchiare i tuoi bisogni e risolvere i problemi che hai riscontrato nella tua attuale posizione. Se non trovi motivazioni valide, allora è il momento di abbandonare l’azienda.

Fai il lavoro che più ti piace

Non permettere che una inaspettata controfferta fermi il tuo percorso di carriera. Vai avanti nella tua idea, ringrazia il tuo datore di lavoro per l’opportunità che ti ha dato e riconferma la tua intenzione di dimetterti, a meno che la proposta realmente rispecchi quello che tu hai da sempre desiderato ottenere. Tuttavia, se deciderai di rimanere, ricordati che la tua idea di lasciare l’azienda non sarà dimenticata dai tuoi superiori.

Dovrai lavorare ancora di più per acquistare nuovamente la fiducia del tuo capo. Dovrai impegnarti più dei tuoi colleghi per dimostrare lealtà, voglia di lavorare e rimanere nel lungo periodo. La tua vita in azienda non sarà più così semplice.

Rimanere o andarsene? Questo è il dilemma. Ma cerca di fare tutto ciò che ti è possibile per assicurarti di svegliarti la mattina e dire “mi piace il mio lavoro”!

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